La storia

La secolare Cascina Merlata è la porta di accesso al nuovo Smart district di Uptown Milano, al parco di Cascina Merlata/UpTown ed all’area Mind.
Deve il suo particolare nome ai “merli” che ornano la sommità della sua facciata.
I primi insediamenti della Cascina risalgono al XVII secolo e hanno vocazione prevalentemente agricola. Il territorio circostante è costituito da un vasto insediamento boschivo conosciuto come Bosco della Merlata, che verrà raso al suolo nei primi del XIX secolo per far fronte alla necessità di legno di Milano.
Proprio in questi anni, l’area diventa luogo di ritrovo di bande di briganti che infestano le vicine foreste della Merlata, derubando ed uccidendo i malcapitati viandanti.
Il primo bandito è soprannominato “Legorino” (dal dialetto milanese “legora”, lepre) perché è particolarmente abile nel colpire per poi fuggire velocemente. Legorino e la sua banda vengono catturati e giustiziati al rondò della Cagnola (oggi piazzale Accursio).

Il terreno è ricco di fontanili ed argilla e questo dà vita a diverse fornaci per la produzione di mattoni, attività che prosegue fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale che inevitabilmente segna il declino dell’area.
Durante la guerra, la Cascina è luogo di rifugio di partigiani ed oggi la piazza antistante è intitolata a Giovanni Pesce, Medaglia d’oro al valore militare.

Tra gli anni ‘60 e ‘80 nella cascina si svolge attività agricola ed allevamento avicolo e si vendono uova e pollame.
Negli anni seguenti la struttura viene abbandonata a se stessa, ma in occasione di Expo Milano 2015 EuroMilano Spa, responsabile dello sviluppo del masterplan che rilancerà la cascina e l’intera area circostante, realizza una significativa riqualificazione che restituisce la Cascina alla città di Milano e permette di ospitare uno dei centri servizi dell’esposizione universale.

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  • Expo Village
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Nel 2017 su iniziativa di EuroMilano Spa nasce Cascina Merlata Partnership, un accordo innovativo costituito tra i proprietari delle aree e i promotori immobiliari di Cascina Merlata, la cui missione è quella di valorizzare la zona come uno dei quartieri residenziali più vitali e green di Milano.

 

Oggi la Cascina è entrata in piena operatività e rappresenta la vera e propria piazza del quartiere con l’apertura di uno spaccio agricolo a km 0, una gelateria/rosticceria che propone ricette siciliane rivisitate in chiave innovativa ed un ristorante che offre non solo un luogo per mangiare e bere, ma anche e soprattutto una serie di attività culturali e sociali.
Sotto il coordinamento di EuroMilano Spa, molte altre attività prenderanno vita nei prossimi mesi, tra cui il centro medico, il CAF, l’edicola, la farmacia, qualificando sempre di più lo spazio urbano.
La struttura mette a disposizione una conference hall da 99 posti ed una serie di location per eventi pubblici e privati, oltre ad ospitare varie cooperative ed associazioni che operano nell’ambito sociale, culturale, artistico, musicale ed ambientale.
Attraverso il vastissimo programma annuale di eventi dedicato a bambini e adulti, la struttura permette di attivare relazioni sociali e coinvolgimento non solo tra i residenti del distretto ma anche a livello metropolitano e regionale.

 

Cascina Merlata fa parte del progetto Cascine Aperte che promuove il recupero delle cascine urbane e periurbane, sia dal punto di vista architettonico sia funzionale. L’obiettivo è la creazione di un sistema di luoghi dedicati all’agricoltura, all’alimentazione, alla cultura, all’abitare sociale, in ottica di sostenibilità economica, sociale, energetica e produttiva, incentivando e valorizzando le interconnessioni tra area urbana e campagna. Da alcuni anni inoltre la Cascina è una delle location principali della Milano Green Week, l’evento annuale che tratta i temi della green economy. La Cascina si pone quindi come nuovo landmark del territorio che mette le persone al centro ed ascolta le loro esigenze, promuovendo nuove forme di coesione sociale e di innovazione.

Nel giugno 2018 è stato inaugurato un dipinto murale realizzato dallo street artist Jacopo Ceccarelli, in arte 2501 che ricopre per intero la facciata posteriore della Cascina, quella rivolta verso il parco. L’intervento di public art è un omaggio alla resistenza partigiana milanese, e sottolinea il legame di un territorio in profonda trasformazione con la storia della città.