Fontanile e corsi d’acqua

Il fontanile

I fontanili sono un esempio eccezionale dell’interazione tra uomo e natura. All’interno del parco (zona nord-est, vicino all’apiario) potete ammirarne uno: quando l’acqua che scorre nel suolo permeabile dell’Alta pianura incontra gli strati impermeabili di argilla della Bassa Pianura, riemerge dando origine alle cosiddette risorgive o fontanili. Per utilizzare l’acqua che sgorga da essi,l’uomo ha scavato grandi buche che prendono il nome di “teste dei fontanili” o “capofonte” da cui si diramano una rete di canali irrigui. L’acqua dei fontanili è molto preziosa perché sgorga in modo continuo durante tutto l’anno e, provenendo direttamente dalla falda sotterranea, ha una temperatura costante intorno ai 10° C, che non ghiaccia durante l’inverno. Attorno alle risorgive si creano ambienti molto particolari, tipici delle zone umide e ricchi di biodiversità.

 

Il corso d’acqua

Un corso d’acqua percorre tutto il parco da nord a sud, richiamando in chiave sia paesaggistica e ambientale, che testimoniale e didattica, la rete idrografica superficiale che aveva caratterizzato la fase di sfruttamento agricolo dell’area. Elemento paesaggistico, e di memoria storica al tempo stesso, il nuovo canale è libero da protezioni o barriere, così da consentire la crescita di vegetazione igrofila e completare il ruolo ambientale e ornamentale del parco. Con una portata di 30 litri al secondo, il corso d’acqua è alimentato con costanza in tutti i mesi dell’anno. Per garantire la sicurezza, la sua sezione è trapezoidale, ha le sponde inclinate di 30° e la profondità dell’acqua inferiore o pari ai 20 cm. Una serie di stramazzi lungo il suo percorso impreziosiscono il paesaggio, ossigenano l’acqua e offrono sonorità al suo alveo.