La storia

La secolare Cascina Merlata è la porta di accesso al nuovo Smart district di Uptown Milano, al parco di Cascina Merlata/UpTown ed all’area Mind. La storia di Cascina Merlata arriva a noi ricca di aneddoti.

Il bosco della Merlata, le fornaci e i briganti

I primi insediamenti della Cascina risalgono al XVII secolo e hanno vocazione agricola. Deve il suo particolare nome al Torrente Merlata, da cui anche il “Bosco della Merlata”. Si trattava di un’area boschiva ricca di fontanili che occupava una vasta area a nord-ovest della città di Milano. Il Bosco è stato progressivamente disboscato nel corso del XIX secolo per alimentare le diverse fornaci che insistevano sulla zona. Il terreno dell’area è ancora oggi ricco di argilla che fu utilizzata per la produzione di mattoni fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

Il Bosco della Merlata in epoca medioevale e rinascimentale era tristemente noto in quanto frequentato da bande di briganti che derubavano chi attraversava quei luoghi. Famosa per le sue imprese criminali fu quella dei banditi Battista Sgorlino e Giacomo Legorino (dal dialetto milanese “legora”, lepre), attiva intorno alla metà del XVI secolo. Il “Legorino” era così soprannominato, perché particolarmente abile nel colpire per poi fuggire velocemente. Legorino e la sua banda furono catturati e giustiziati al rondò della Cagnola (oggi piazzale Accursio).

Cascina Merlata rifugio dei partigiani

Durante la guerra, la storia di Cascina Merlata si arricchisce perché diventa luogo di rifugio di partigiani. Oggi l’aia della Cascina, è una piazza intitolata a Giovanni Pesce. Pesce fu il mitico comandante Visone, protagonista della Resistenza italiana e poi a lungo consigliere comunale di Milano e Medaglia d’oro al valore militare.

La fase agricola e le uova

Tra gli anni ‘60 e ‘80 del 1900, la storia di Cascina Merlata si caratterizza per la forte vocazione agricola ed è sede di un allevamento avicolo dove si vendono uova e pollame …Ancora oggi molte persone ricordano come nella stanza al piano terra si compravano le uova!

Expo 2015 e la nuova vita della Cascina

Negli anni seguenti la struttura viene abbandonata a se stessa. A partire dal 2011 e in occasione di Expo Milano 2015 EuroMilano Spa realizza una significativa riqualificazione che restituisce la Cascina alla città di Milano e permette di ospitare uno dei centri servizi dell’esposizione universale.

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  • Expo Village
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Nel 2017 su iniziativa di EuroMilano Spa nasce Cascina Merlata Partnership, un accordo innovativo costituito tra i proprietari delle aree e i promotori immobiliari di Cascina Merlata, la cui missione è quella di valorizzare la zona come uno dei quartieri residenziali più vitali e green di Milano.

Cascina Merlata SPAZIO VIVO

Oggi la Cascina è entrata in piena operatività e rappresenta la vera e propria piazza del quartiere. Qui si trovano servizi e locali che offrono non solo un luogo per mangiare e bere ma anche e soprattutto una serie di attività culturali e sociali.
La struttura mette a disposizione una conference hall da 99 posti ed una serie di location per eventi pubblici e privati. Ospita varie cooperative ed associazioni che operano nell’ambito sociale, culturale, artistico, musicale ed ambientale.
Attraverso il vastissimo programma annuale di eventi dedicato a bambini e adulti, la struttura permette di attivare relazioni sociali tra i residenti del distretto ma anche a livello cittadino e regionale.

Cascina Merlata fa parte del progetto Cascine Aperte che promuove il recupero delle cascine urbane e periurbane. L’obiettivo è la creazione di un sistema di luoghi dedicati all’agricoltura, all’alimentazione, alla cultura, all’abitare sociale, in ottica di sostenibilità economica, sociale, energetica e produttiva, incentivando e valorizzando le interconnessioni tra area urbana e campagna.

Da alcuni anni inoltre la Cascina è una delle location principali della Milano Green Week, l’evento annuale che tratta i temi della green economy. La Cascina si pone quindi come nuovo landmark del territorio che mette le persone al centro ed ascolta le loro esigenze, promuovendo nuove forme di coesione sociale e di innovazione.

Nel giugno 2018 è stato inaugurato un dipinto murale realizzato dallo street artist Jacopo Ceccarelli, in arte 2501 che ricopre per intero la facciata posteriore della Cascina, quella rivolta verso il parco. L’intervento di public art è un omaggio alla resistenza partigiana milanese e sottolinea il legame di un territorio in profonda trasformazione con la storia della città.